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Il cammino di Dante

“Ben fa Bagnacaval che non rifiglia, e mal fa Castrocaro, e peggio Conio che di figliar tai conti più s’mpiglia” (Purg. Canto XIV)



Sono 14 i Cammini, i percorsi e le Vie dei Pellegrini che attraversano l’Emilia Romagna, collegandola a tutta Europa e a Roma per oltre 2000 chilometri di itinerari.

Il Cammino di Dante è un percorso che ripercorre le antiche strade e i sentieri medievali che collegavano, la Romagna e la Toscana, Ravenna e Firenze, in cui il poeta visse e fu esule per motivi politici e ove finì di scrivere la Commedia.

Lunghezza: km 395 Ravenna – Firenze – Ravenna




Anche Bagnacavallo onora Dante Alighieri con una lapide affissa sulla facciata di Palazzo Vecchio, nella centrale piazza della Libertà, in cui spicca un sarcastico commento tratto dalla Divina Commedia.

“Ben fa Bagnacaval che non rifiglia, e mal fa Castrocaro, e peggio Conio che di figliar tai conti più s’mpiglia” (Purg. Canto XIV)

La lapide, che riporta questa terzina dantesca, fu posta, per opera dell’Università Popolare di Bagnacavallo nata dal Mutuo Soccorso, in occasione del VI centenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta per malaria a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321.

Il sommo poeta “elogia” Bagnacavallo per l’estinguersi della sua famiglia più importante, ovvero quella dei conti Malvicini, che nel 1300 contava tra i suoi discendenti solo tre donne. Secondo Dante, infatti, sarebbe stato meglio estinguersi che contribuire a lasciare in vita una nobiltà moralmente decaduta come quella di Castrocaro o Conio (castello presso Imola).



Anche nel nostro albergo, un omaggio al sommo poeta: la stanza Candida Rosa, anfiteatro in cui è presente San Francesco, oltre al nesso dei roseti e numerevoli giardini segreti della città e del territorio circostante.